La marijuana idroponica, o meglio la pianta di marijuana cresciuta in coltivazione idroponica, è spesso presentata come una tecnica agricola moderna. Tuttavia,non tutti sanno che ha origini molto antiche. Diverse testimonianze archeologiche infatti confermano l’utilizzo della coltivazione idroponica nella civiltà babilonese del 600 a.c. La coltivazione idroponica fu sviluppata per far fronte al clima secco e arido del territorio babilonese il quale sembrerebbe che attingesse l’acqua dal fiume più vicino.
Al giorno d’oggi questo tipo di coltivazione è stata ripresa ma con scopi ben diversi da quelli dei babilonesi. Attualmente infatti la coltivazione idroponica viene applicata indipendentemente dalle condizioni del territorio nel quale si trovano le nostre piante. Come vedremo infatti sembra che ci sia un miglioramento della crescita delle nostre piante coltivate in acqua e terra.

Cos’è la coltivazione idroponica
Ora che sappiamo da dove proviene la coltivazione idroponica, possiamo finalmente chiarire in che cosa consista e di che cosa abbiamo bisogno qualora decidessimo di applicarla per le nostre piante di marijuana.
Come suggerisce lo stesso nome di origine greca hýdor, acqua +, lavoro, si tratta di una coltivazione che si svolge completamente in acqua e in completa assenza di terra. Il classico substrato di terra infatti viene sostituito in questo caso da un cosiddetto ‘substrato inerte’ come perlite, argilla o zeolite. Questi substrati a loro volta svolgono il ruolo di veicoli tra le radici della pianta e le soluzioni inorganiche utilizzate dal coltivatore per fornirle di tutte le sostanze nutritive.
È bene considerare, al momento di decidere di intraprendere un tipo di coltivazione idroponica, che è necessario disporre di uno spazio adatto ad accogliere il sistema di irrigazione. Inoltre sebbene la coltivazione idroponica offra molti vantaggi rispetto alla coltivazione in terra, è considerata una delle tecniche di coltivazione che necessita più attenzioni e cure.
Vantaggi della Coltivazione Idroponica
La coltivazione idroponica è una delle tecniche più utilizzate nelle moderne coltivazioni di marijuana. Questo perché risulta essere un metodo che, rispetto a quelli tradizionali, offre molti vantaggi soprattutto quando si tratta della pianta di marijuana. Tra questi ricordiamo:
Protezione dai climi avversi
Come abbiamo già accennato questa è una tecnica nata nell’era babbilonese con lo scopo di far fronte ad un territorio secco e arido. Questo perchè è un metodo di coltivazione che offre la possibilità di gestire temperatura, luce e umidità fornita alle piante, quindi completamente indipendente dall’ambiente esterno.
Crescita più veloce
L’agricoltura idroponica risulta essere ideale per una corretta crescita delle piante di marijuana, la quale è specie botanica esigente nell’alternanza di ore di luce. La coltivazione idroponica permette al coltivatore di regolare facilmente questi fattori rendendo di conseguenza la crescita molto più veloce.
Nessuno spreco di acqua
Nel corso degli ultimi anni i sistemi idroponici sono stati ideati in maniera tanto efficiente da permettere di sprecare meno acqua possibile. Grazie alle efficienti tecnologie è possibile infatti riciclare l’acqua ricca di sostanze nutritive utilizzandola fino all’esaurimento delle stesse.
Protezione dai parassiti
La coltivazione idroponica permette tra le tante cose di proteggere più facilmente le piante da virus e parassiti. Questo perché si tratta di un tipo di coltivazione che non prevede l’utilizzo di terra, il principale veicolo di parassiti e malattie per le piante. Risulta quindi più semplice proteggere gli esemplari da agenti esterni dannosi, senza dover utilizzare pesticidi chimici o sostanze additive di nessun tipo.
Svantaggi della coltivazione idroponica
Sebbene ci siano molti vantaggi nel coltivare piante di marijuana con la coltivazione idroponica, alcune caratteristiche di questa coltivazione la rendono vantaggiosa, soprattutto per quei coltivatori che non hanno molto tempo da dedicarle.Tra gli svantaggi quindi ricordiamo:
- È necessario che la coltivazione venga controllata rigorosamente per apportare le giuste quantità di nutrienti e luci alle piante. Pertanto si tratta di un tipo di tecnica che necessità di molto tempo a disposizione e di cure costanti.
- I sistemi di coltivazione idroponica spesso sono tutt’altro che economici. Per questo è bene considerare, prima di intraprendere questo tipo di coltivazione, che è necessario un investimento nell’attrezzatura.
- Il controllo del sistema di irrigazione e illuminazione avviene attraverso energia elettrico, questo potrebbe presupporre una spesa maggiore sulla bolletta.
Come organizzare una coltivazione idroponica
La coltivazione idroponica di marijuna, come abbiamo visto, ha bisogno di alcuni elementi fondamentali per potersi svolgere in maniera efficace. Un sistema idroponico può essere composto da differenti attrezzature. Qui di seguito elencheremo gli elementi per ottenere un sistema idroponico di base, al quale poi possono essere aggiunti altri elementi.
Sistema idroponico:
È bene scegliere un buon sistema idroponico in grado di durare nel tempo e poter accogliere quante più piante si vogliano coltivare nello spazio del quale disponiamo. I sistemi idroponici possono essere di differenti tipi:
- Sistema WICK: il sistema più semplice e più conosciuto dove le sostanze nutritive vengono rilasciate nella perlite, o substrato a base di argilla, attraverso uno stoppino. Si tratta di un tipo di sistema automatico pertanto con esso non sarà possibile gestire l’irrigazione al 100%.
- Sistema a goccia: Uno dei sistemi più comuni poiché permette di controllare il rilascio di acqua e sostanze nutritive attraverso un timer. Questo sistema risulta tra i più semplici da gestire poiché è possibile impostare i tempi di irrigazione senza la necessità di dovergli dedicare troppo tempo.
- NFT (Nutrient Film Technique): questo è uno dei sistemi attualmente più sofisticati dell’agricoltura idroponica. La NFT infatti permette di rilasciare costantemente le sostanze nutritive senza la necessità di gestirle con un timer . Uno dei suoi vantaggi, oltre a quello di essere completamente automatico e autogestito è il risparmio di acqua. L’acqua infatti viene rilasciata direttamente nelle radici delle piante e quella che non viene assorbita da queste viene riciclata fino all’esaurimento.
Sostanze nutritive
Subito dopo del sistema di irrigazione la priorità viene data alle sostanze nutritive destinate alle piante. Al momento di iniziare un tipo di coltivazione idroponica è bene infatti scegliere delle sostanze nutritive adatte alla varietà di marijuana che andremo a trattare e al sistema di irrigazione che stiamo utilizzando. Anche nel caso della coltivazione idroponica, come in quella tradizionale, i fertilizzanti vengono divisi a seconda delle tappe di vita delle piante, per esempio:
- Fase di Crescita: questa fase è estremamente delicata per la vita delle piante trattandosi delle prime settimane che vanno dalla germinazione alla crescita. Hidro Crescita per esempio è un prodotto consigliato per questa fase di vita nella pianta essendo a base di potassio oligoelementi e zuccheri.
- Fase di Fioritura: la fioritura è la fase nella quale i nostri esemplari sviluppano tutta la loro struttura dando alla luce i fiori profumati e saporiti che tanto aspettiamo. Tra i fertilizzanti consigliati in questo caso troviamo Hidro Fioritura, un componente ricco di zinco, ferro, magnesio e molte altre sostanze nutritive fondamentali per la pianta.
- Compattazione delle cime: una volta ottenute delle cime grandi, è bene che ci assicuriamo che siano anche compatte. Per questo è stato ideato Compactor Boom, un prodotto potassio solubile, ideale da dissolvere nell’acqua di irrigazione durante le ultime settimane per assicurarci cime compatte e resistenti.
Substrato e vasi
All’ultimo posto, ma non di minore importanza, ci sono i substrati e i vasi adibiti alla coltivazione idroponica.
La scelta dei vasi è chiaramente completamente dipendente dalla quantità di piante che vogliamo coltivare e dalla grandezza dell’esemplare previsto, dal tipo di ceppo di marijuana scelto. Esistono infatti appositi vasi da connettere al sistema di irrigazione idroponico che si dividono per dimensioni disponibili in : S, M e L.
Per quanto riguarda il substrato la scelta ricade su due differenti tipi: in perlite o in argilla. Entrambi i substrati sono pensati per assorbire perfettamente l’acqua di irrigazione ricca di sostanze nutritive e per fare da tramite tra questa e le radici. Sebbene abbiano lo stesso scopo, la grande differenza sta nella perlite che può essere utilizzata anche in coltivazioni tradizionali.
Conclusioni
Come abbiamo visto quindi la coltivazione economica è senza dubbio un’ottima opzione per la coltivazione di marijuana. Questo perché non solo questo tipo di pianta risponde bene alla tecnica di coltivazione in questione, ma anche perché si tratta di un’opzione molto discreta che permette ai coltivatori di prendersi cura delle loro piante lontani da sguardi indiscreti.
Infine, uno dei vantaggi da considerare è anche la sua efficienza nell’ambito del rispetto del medio ambiente, Come accennato già la coltivazione idroponica tende a riciclare l’acqua utilizzata diminuendo di gran lunga gli sprechi rispetto alla coltivazione tradizionale.