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Come coltivare marijuana

Come coltivare marijuana? Se non sai come auto astenerti dalla tua pianta preferita qui in GB ti insegneremo come piantare marijuana per non dipendere dal mercato nero o comprare marijuana in un’associazione. Piantala tu stesso in casa con i nostri consigli e avrai la tua coltivazione in pochi mesi. 

Ti insegneremo come piantare passo passo con questa semplice guida grazie alla quale capirai la tua pianta come se fosse figlia tua e saprai più o meno quello che devi fare o quello che può succedere in alcune fasi della coltivazione, poiché può capitare che senza renderci conto possiamo danneggiare la nostra coltivazione. 

Si può coltivare marijuana in due maniere molto distinte , all’esterno dove le nostre piante faranno la loro fotosintesi con la luce del sole e all’interno in un armadio da coltivazione, dove riceverà la luce di lampadine speciali per la coltivazioni di marijuana, come i fari LED da coltivazione. Vi spiegheremo come si coltiva marijuana in entrambi i casi, dato che l’unica differenza è che all’esterno fiorirà nel periodo nel quale i giorni diventano più corti e le notti più lunghe, mentre all’interno saremo noi stessi a cambiare l’orario della luce affinché possano avere la notte più lunga e iniziare a fiorire. 

Vi diremo come coltivare marijuana in comune, in entrambi i tipi di coltivazione seguiremo gli stessi passi che sono i seguenti e in seguito li riassumeremo uno ad uno con la massima precisione. 

  • Germinare i semi di marijuana. 
  • Crescita.
  • Trapianto.
  • Prefioritura.
  • Fioritura. 
  • Ingrossamento. 
  • Pulizia delle radici.
  • Tagliare e seccare.
  • Trattamento delle cime. 

Germinare i semi della marijuana

Per far germinare i semi di marijuana devi solo posizionare  della carta da cucina umida nel fondo di un recipiente e posizionare i tuoi semi sulla superficie (non completamente inzuppato di acqua altrimenti i semi si possono putrefare) e chiudere il recipiente, in 24-48 ore cominceranno ad aprirsi i nostri semi e a mostrare la radice. Una volta ottenuta la piccola radice è il momento di passare ad un vaso piccolo affinché la pianta possa iniziare a formare le sue radici nella terra e salire in superficie con tutte le sue forze. 

Una volta che abbiamo un solido sistema di radici e la pianta inizi a crescere sarà il momento migliore per passare al vaso di 3L e cominciare con la crescita delle nostre piante di marijuana. Vi mostriamo una foto una foto del momento giusto dove dovremo passare ai vasi di crescita. 

La germinazione avverrà proprio come in tutte le altre varietà di semi, come i semi CBD, o i semi auto, quelli femminizzati o tutti i tipi di semi economici che ti proponiamo.

Crescita di piante di marijuana

Crescita piante di marijuana

Una volta che le nostre piante sono germinate, le trapianteremo in vasi da 3L dove avranno lo spazio sufficiente per sviluppare radici nel giro di circa un mese. Durante questo tempo dovremo iniziare ad aggiungere alla nostra acqua di irrigazione un fertilizzante di crescita, sono molto ricchi di nitrogeno che è ciò di cui si alimenta la nostra pianta durante questo periodo. I primi giorni dovremmo tenere sotto controllo le dosi , se in generale si consigliano 2 o 4 ml per litro, utilizza 2 ml i primi giorni e 4 ml/L negli ultimi giorni di crescita. 

All’interno la lasceremo così all’incirca per 21-30 giorni dipendendo dalle varietà, all’esterno ci dobbiamo fare l’idea che fino al giorno di inizio dell’estate continueranno a crescere e che ogni mese sarà necessario fare un trapianto a vasi differenti in questo ordine, 3L, 7L, 11L, 30L essendo quelle da 30L il massimo al quale arriveremo un mese prima dell’estate o piantarla direttamente nel campo dopo il vaso da 3L.

Trapianto al vaso di fioritura

trapianto vasi di fioritura

Il giorno di inizio dell’estate o alla fine della fase di crescita nel caso della pianta interna, dobbiamo passare al vaso di fioritura. Le piante di marijuana hanno bisogno di uno strattone alle radici in questa fase per poter stirarsi e aprire i loro rami, in questo modo la luce arriva nel miglior modo in tutte le sue parti. Se non effettuiamo questo trapianto avremo una caduta di foglie precoce e le nostre piante non potranno fiorire bene. 

Il vaso deve essere più o meno il doppio dell’ultima fase di crescita, così come nel caso della coltivazione esterna nella quale avremo concluso il mese con un vaso da 3 L la passeremo a una da 7 L per farla fiorire. Una pianta esterna che ha terminato la sua fase di crescita in un vaso da 30L dovrà essere passata a una da 50L, quasi il doppio. 

Se coltiviamo all’interno oltre a trapiantarla sarà necessario cambiare il fotoperiodo di 18h acceso e 6h spento a 12h acceso e 12h spento e le nostre piante cominceranno a fiorire in poco tempo. 

Durante questa fase sarà necessario apportare alle nostre piante uno stimolatore di fioritura  affinché le nostre piante comincino a fiorire il prima possibile e abbiano il maggior numero di germogli di fiori , questo aumenterà la nostra futura produzione. Usalo insieme al fertilizzante di crescita fino al principio della fioritura.  

Pre Fioritura della marrijuana 

Prefioritura pianta di marijuana

In passato quando coltivavamo semi regolari era necessario aspettare fino a questo punto del processo per sapere se le nostre piante fossero maschi o femmine. Anche ora è possibile che si presenti questa situazione, sebbene sia possibile acquistare semi femminizzati che sono sicuramente femmine e non infastidiscono la coltivazione impollinando tutte le piante in un momento di distrazione. 

Quando ha inizio la pre-fioritura, vedremo che alle basi dei rami attaccati al tronco mostra il sesso, se esce un calice di fiore con due peletti vorrà dire che la nostra pianta è femmina oltre a dirci che sta entrando in fioritura. Se osserviamo invece una specie di palline vorrà dire che è un maschio, e se non vogliamo che tutte le piante attorno ad essa si riempiano di semi sarà meglio tagliarlo il prima possibile. 

Arrivato il momento nel quale vediamo la prefioritura sarà necessario cambiare il fertilizzante con un concime di fioritura e usarlo insieme allo stimolatore di fioritura fino alla formazione dei primi fiori. 

Fioritura 

Piantare la marijuana in fioritura

Quando vediamo che nelle gemme dei nostri rami e l’occhio centrale si iniziano a formare cumuli di peli bianchi a mo di capelli punk formando lunghe code nei rami e nelle punte, vorrà dire che la nostra pianta è entrata nella fase di fioritura . Si cominceranno a formare fiori per tutta la pianta e grazie allo stimolatore di fioritura avremo più quantità di fiori e maggiori giunte, che ci assicureranno una buona produzione futura.

Sarà necessario utilizzare lo stimolatore di fioritura insieme ad un concime di di fioritura, che sono più ricchi di fosforo e potassio, ciò di cui si nutrono le nostre piante maggiormente in questa fase. Quando i fiori finiscono di formarsi e già abbiamo la nostra pianta piena di lunghe cime di fioritura, sarà il momento di smettere di utilizzare lo stimolatore o il Boost come viene chiamato comunemente e utilizzare il fertilizzante di fioritura insieme ad un apporto di zuccheri , che darà più densità alle nostre cime, più robustezza e resina. Useremo le due cose insieme fino ad arrivare alla fase successiva, la fase dell’ingrossamento. 

Ingrossamento delle cime 

Ingrossamento delle cime

Quando arriviamo ai 40 giorni dal cambio dell’ora della luce all’interno a 12h, o entriamo più o meno nel mese e mezzo – due mesi in estate- vedremo come le nostre piante mostreranno già dei fiori, pieni di calici e di peli bianchi in grossi bastoni formando delle code.  In questo momento, le nostre piante inizieranno ad ingrossare i loro fiori  ogni volta sempre più per avere più possibilità di essere impollinate. Tuttavia per ingrossarsi hanno bisogno di consumare alte dosi del loro alimento preferito nella fioritura, il fosforo e il potassio. 

Alleghiamo una foto delle nostre piante il giorno in cui cominciammo con il fertilizzante di ingrossamento + quello di fioritura. 

I fertilizzanti di ingrossamento di solito contengono un’alta percentuale di PK, i più potenti superano il 0-5o-30 e si utilizzano una volta la settimana, alcuni più deboli si utilizzano quasi in ogni irrigazione. Usalo insieme al tuo fertilizzante di irrigazione nella forma che segue, un’irrigazione di fioritura + zuccheri, un’irrigazione di fioritura + ingrossamento, un’irrigazione di acqua fino a giungere al punto nel quale la pianta non mostrerà più nuovi calici, sarà il momento di smettere di fertilizzare e iniziare il lavaggio delle radici.Bisogna considerare che mancano ancora 15 giorni di coltivazione. 

È necessario lasciare che cresca bene fino alla fine, dato che le ultime settimane è il momento in cui si fa più densa e spessa, se la tagli troppo presto perderai una buona quantità di cime, è meglio aspettare che tagliarla in anticipo, sarai ricompensato. 

Si consiglia pertanto di attendere più o meno due settimane più il tempo di fioritura che indica il pacchetto, poiché le banche di semi non calcolano il cambiamento di luce le settimane di fioritura all’interno,altrimenti quando già si è passato alla pre fioritura, che dura tra i 10 e i 15 giorni. Le date esterne sono solite coincidere abbastanza bene, essendo piantate nell’emisfero Nord, giusto dove viviamo noi! 

Pulizia delle radici

Pulizia delle radici

Quando le nostre piante sono arrivate al capolinea, quando ormai non fanno uscire più i peletti bianchi e quelli che avevano ora sono marroni o sono caduti dovremmo lavare le nostre radici per poter tagliare le nostre piante con i resti degli stessi fertilizzanti. possiamo farlo in forme differenti, adattandoci un po’ a questa fase delle nostre piante. 

Ci saranno alcune piante che continueranno a bere acqua mentre altre non le faranno neanche più caso. Quelle che ancora bevono abbastanza acqua possiamo metterle nel lavello e bagnarle con l’acqua fin quando quest’ultima, colando dalle radici, non sia completamente pulita, questo perché si sarà dissolto il fertilizzante che rimaneva nel sustrato. Se si tratta invece di quelle che quasi non bevono più acqua, è necessario mantenerle annaffiate almeno per altri 10 giorni ogni volta che risultino secche, poiché se facessimo un lavaggio come quello descritto precedentemente, corriamo il rischio che si imputridisca la pianta per eccesso di umidità nel terreno. 

Facendo questo le nostre piante rimarranno più pulite dai fertilizzanti e ci offriranno il loro miglior sapore quando le fumiamo, ci gratterà molto meno la gola al momento di fumarle e fumeremo la miglior qualità possibile ad ogni coltivazione.

Alleghiamo la foto delle nostre piante il giorno in cui le abbiamo fatto il lavaggio. 

Tagliare e seccare la marijuana

taglio e essiccazione marijuana

Quando si secca la terra dopo il lavaggio, o l’abbiamo già lasciata 10 o 15 giorni solo con acqua e lasciamo che il vaso si secchi adeguatamente, dovremo procedere a tagliare le nostre piante di marijuana per sbucciarle con la nostra sbucciatrice di cime o delle forbici, seccarle e poterle fumare. 

Ricordiamo che la terra deve essere ben secca quando la tagliamo altrimenti se rimarrà troppa umidità dentro la pianta o nel tronco quando la tagliamo corriamo molto il rischio che si possa putrefare durante l’essiccazione, la cosa peggiore è che ci si rende conto di questo solo quando si arriva a fumarla. Si putrefa sempre dal tronco verso l’esterno e si estende dalla cima centrale fino alle foglie prima che ci rendiamo conto che l’intera pianta è ormai da buttare via. 

Per questo, una volta asciugata bene la terra possiamo fare due cose distinte o potare la pianta così com’è tagliando una foglia per volta e lasciando le cime il più possibile pulite dalle foglie, o tagliare così com’è e asciugarla con foglie e tutto. Dovrai scegliere tu una forma o l’altra a seconda di dove la essiccheremo. 

Se la essiccheremo in un luogo dove fa freddo, dove c’è umidità durante la notte o in luoghi dove già hai essiccato delle piante e hai notato che si seccano troppo lentamente (più di 15 giorni) sarà necessario togliere tutte le foglie prima dell’essiccazione. 

Se al contrario vivi in una zona calda o dove spesso fa caldo, con un clima secco, e hai notato che qualche piantagione precedente si è seccata troppo lentamente (meno di 15 giorni) sarà sufficiente lasciarle senza foglie, questo darà qualche giorno di tregua all’essiccazione e non si seccheranno in 5 giorni, cosa che influenzerebbe il sapore a causa una quantità eccessiva di clorofilla al prodotto finale. 

Cerca un luogo adeguato per poterle seccare e metti l’intera pianta a testa in giù, con foglie o senza foglie, a mo di stendino e evita correnti di aria, che le possano dare luce e calore eccessivi, dato che tutte queste cose influenzano direttamente la resina e la qualità della marijuana. 

Trattamento della marijuana

trattamento della marijuana

Quando si disidraterà, sarà necessario tenerla sotto osservazione per vedere l’andamento dell’essiccazione della marijuana, poiché se si secca troppo perderemo molto sapore oltre a non poterla più curare. Per trattare non si intende altro che far marcire la clorofilla affinché perda questo colore verde intenso e a tratti giallastro, si perderà anche il sapore a foglie e a clorofilla e lascerà spazio all’aroma  migliore di marijuana. 

Per poterla trattare aspettiamo il momento nel quale sembri che sia completamente secca ma allo stesso tempo nel tronco rimane un pò di umidità, è possibile verificarlo attraverso il tatto piegando un ramo che, non scricchiolando, vorrà dire che la pianta non è ancora secca del tutto. D’altra parte invece se si piega un ramo e questo è appunto di scricchiolare, è il momento di metterla in barattoli di cristallo o legno e iniziare il trattamento.  

Nel momento nel quale viene inserita in un contenitore come un barattolo di cristallo avrà ancora dell’umidità nel tronco, si dovrà distribuire l’umidità per tutto il barattolo e tornare collocare la cima. Poco a poco questa umidità inizierà a eliminare la clorofilla, senza però essere abbastanza da poter putrefare la tua erba. Dovrai muoverti con cautela  in questa fase, dato che è difficile accertarsi al momento di metterla nel barattolo se non si sa bene quando farlo, lo imparerai con il tempo. 

Per sapere se trattiene troppa umidità sarà sufficiente lasciarla un giorno nel barattolo, se il giorno successivo aprendolo sembrerà appena tagliata , troppo tenera, dovremmo tirarla fiuori tutta dal contenitore e arieggiare fino a farla seccare  sempre più, generalmente basta un giorno fuori dal barattolo. Se invece è solo un pò soffice è ciò che vogliamo, è l’umidità che continuerà a marcire la clorofilla, dovremmo solo aprire il barattolo 5 min per farla arieggiare e chiuderlo un’altra volta.

È normale che i primi giorni abbia un odore strano, ma non ti spaventare, migliorerà con i giorni. Tutti i giorni dovrai aprire il barattolo almeno 5 min  fino añl giorno nel quale toccando le cime ti renderai conto che sono di nuovo croccanti ( più o meno tra una settimana e 10 giorni dopo il processo), questo vorrà dire che già è pronta per lasciarla all’interno del barattolo per almeno due settimane. Quando lo aprirai ti renderai conto che questa erba non ha niente a che vedere con quella che avevi messo a seccare, dovrai solo iniziare a fumarla e godertela, nessuna sarà migliore della tua.  

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Erik Collado Vidal

Con más de 10 años de experiencia en la industria del cannabis, sus experiencias y aprendizaje son la base del éxito de GB The Green Brand.

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