Il BHO (Butane Hash Oil) è un tipo di estrazione che richiede l’uso di gas per trascinare i terpeni, formando una sostanza appiccicosa e difficile da gestire. Tuttavia, la scelta del gas da utilizzare è molto importante perché influenza la qualità del prodotto finale. Vuoi sapere quali tipi di gas per l’estrazione di BHO scegliere? Di seguito spieghiamo tutto ciò che devi sapere sull’argomento.
L’importanza di scegliere il gas giusto per l’estrazione
Quando si tratta di estrazione di cannabis, scegliere il gas giusto è cruciale per garantire la sicurezza, la qualità del prodotto e l’efficienza del processo. I metodi di estrazione con gas come il butano (BHO) e il propano sono popolari per la loro capacità di estrarre cannabinoidi e terpeni in modo efficace, ma non tutti i gas sono uguali, e la loro scelta può fare una grande differenza nel risultato finale.
Le prime estrazioni di BHO venivano effettuate con il tradizionale gas in bombola, non raffinato, che lasciava l’olio estratto pieno di residui tossici per l’organismo, difficili da eliminare completamente tramite purificazione. Tuttavia, oggi sul mercato esiste un’ampia varietà di gas più raffinati per effettuare estrazioni.
In questo caso, è fondamentale scegliere un butano perfetto, depurato da sostanze nocive, senza sapori né odori, completamente sicuro per utilizzare il BHO senza problemi.
Come scegliere il gas giusto per l’estrazione?
Scegliere il gas per l’estrazione può sembrare complicato poiché oggi esiste una vasta gamma di solventi. Tuttavia, questi si sono evoluti fino al butano raffinato 12 volte, con solo lo 0,0005% di impurità.
Fattori chiave nella scelta del gas per l’estrazione
- Purezza del gas: i gas impuri possono contenere contaminanti come i mercaptani, che non solo influenzano il sapore e l’aroma dell’estratto, ma possono anche essere dannosi per la salute. Si consiglia di utilizzare gas di grado alimentare o di laboratorio con una purezza minima del 99,5%.
- Proprietà chimiche: ogni gas ha proprietà chimiche uniche che influenzano il processo di estrazione. Ad esempio, il butano è perfetto per preservare i terpeni, mentre il propano funziona meglio per estrazioni più rapide a temperature più basse.
- Sicurezza nella manipolazione: il gas per estrazione è altamente infiammabile, quindi è essenziale lavorare in un ambiente ben ventilato e con attrezzature progettate specificamente per questo tipo di processi. Si raccomanda inoltre di operare in strutture certificate e seguendo le normative locali.
- Risultati desiderati: a seconda del prodotto finale desiderato (shatter, wax, live resin, ecc.), alcuni gas o miscele sono più adatti.

Come utilizzare il gas per le estrazioni
I gas solventi si caratterizzano per la capacità di separare terpeni e cannabinoidi dai fiori di cannabis. Questo è possibile grazie alla polarità dei solventi, che permette di separare i componenti della stessa natura. La maggior parte dei gas è apolare, il che facilita la dissoluzione di terpeni e cannabinoidi.
Tuttavia, alcuni gas come il dimetiletere (DME) hanno una leggera polarità, che consente di trascinare anche altri componenti che i gas apolari non riescono a separare, ottenendo un’estrazione più completa.
Per effettuare l’estrazione, è necessario un tubo estrattore in cui si inseriscono il materiale e il gas da un lato, ottenendo l’estratto dall’altro. Questo estratto conterrà residui di gas. Per questo motivo, si raccomanda di purificarlo prima dell’uso, poiché di solito contiene elementi tossici.
Per ottenere un risultato di qualità superiore, è consigliabile congelare i fiori e il gas per 24 ore, così da sfruttare al massimo tutto il materiale.
Tipi di gas per l’estrazione
Esistono tre principali tipi di gas per effettuare estrazioni. Il gas utilizzato determina la quantità di terpeni e cannabinoidi che si ottengono alla fine.
Gas butano

Prima di utilizzare il gas butano, è importante sottolineare che non tutti i tipi sono adatti: è necessario usare solo butano raffinato, preferibilmente raffinato almeno 12 volte. Il più utilizzato in questi casi è il gas Colibrì, poiché lascia il minor sapore di butano nell’olio. Con questo tipo di gas è possibile ottenere estratti con nomi e texture diverse, come shatter, budder o wax. Questo tipo di gas lascia meno dello 0,05% di impurità nei concentrati.
Tra gli altri, è possibile utilizzare il gas Clipper a impurità 0% per realizzare estrazioni di BHO, mantenendo un sapore puro e la massima qualità nei concentrati.
Dimetil éter (DME)
Il dimetil etere, o DME, si distingue per la capacità di dissolvere sostanze polari e apolari, offrendo un rendimento molto più elevato poiché può essere utilizzato con più sostanze rispetto al butano. Spesso il risultato è denominato DHO (Dimethyl Ether Hash Oil).
I vantaggi di questo gas includono maggiore velocità, sicurezza e purezza, motivo per cui viene utilizzato in industrie come quella alimentare o medica. Tuttavia, la decomposizione di materiali plastici impedisce l’uso di tubi estrattori tradizionali.
CO₂
Il CO₂, o anidride carbonica, è uno dei gas che lascia meno residui ed è adatto al consumo umano negli estratti, essendo comunemente utilizzato nei laboratori. Riduce la perdita di terpeni, rendendolo ideale per i prodotti edibili.
Avvertenze durante le estrazioni con gas
Tutti i gas sono altamente infiammabili e possono esplodere a contatto con fonti di calore. Si consiglia quindi di effettuare le estrazioni all’aperto, in uno spazio aperto e ben ventilato, lontano da fonti di calore.
Inoltre, durante la purificazione si emettono gas, quindi è necessario ventilare l’ambiente o accendere la cappa aspirante se si utilizza il bagnomaria. Sono necessari guanti e occhiali di sicurezza.
Infine, il tubo estrattore raggiunge temperature molto basse, per cui sono necessari guanti antistatici, occhiali di sicurezza e abbigliamento realizzato con fibre naturali.