Sul mercato è possibile trovare una grande varietà di fertilizzanti per la coltivazione di marijuana, questi è possibile applicarli attraverso l’irrigazione o per via fogliare. È bene ricordare che si tratta di prodotti chimici e che pertanto esistono delle incompatibilità. Per evitare degli inconvenienti al momento di utilizzarli, la cosa migliore è sapere che tipo di fertilizzanti non si possono mischiare tra loro e quello che effettivamente stanno apportando alla coltivazione. Per questo, di seguito andremo a specificare alcuni consigli da tenere in considerazione al momento di scegliere i fertilizzanti per le piante di marijuana.
Fattori da tenere in considerazione
L’esito della coltivazione dipende da differenti fattori tra i quali troviamo:
- Solubilità. Ogni fertilizzante possiede una determinata solubilità, che viene espressa in grammi per litro. Questa indica la quantità massima di fertilizzanti che è possibile dissolvere in un litro di acqua. Questo valore a sua volta dipende da altre variabili, come la temperatura. In generale, mano a mano che la temperatura aumenta lo fa anche la solubilità, sebbene in alcune occasioni i fertilizzanti nitrogenati reagiscono abbassando la temperatura della soluzione.
- PH. Il ph ottimale della soluzione finale è quello che offre il miglior assorbimento. Nelle piante di marijuana il ph oscilla tra 5.5 e 7.0, sebbene dipenderà dal tipo di coltivazione e dalla fase nella quale si trova l’esemplare. Questo è un range adeguato per l’assimilazione dei nutrienti, migliorando la disponibilità degli stessi. Se non controlliamo questo fattore si può correre il rischio che i fertilizzanti utilizzati non vengano assorbiti dalla pianta.
- Dosaggio. Dipenderà dalla marca e dal tipo di prodotto. Ognuno ha una composizione, proporzione e efficacia differenti. Per questo motivo, è solito fornire delle tabelle che mostrano le dosi adeguate.
- EC o elettroconduttività è la capacità di un liquido di trasportare elettricità . Questa dipenderà dalla carica dei minerali che contengono l’acqua. In sintesi, permette di misurare la quantità di minerali che possiede.
- Compatibilità. Certi tipi di fitosanitari non si possono mischiare tra di loro, poiché smettono di essere assimilati dalla coltivazione oltre a poter ostruire il sistema di irrigazione localizzato.

Fertilizzanti che non si possono mischiare tra loro
Uno dei parametri fondamentali e relazionati con la compatibilità è la solubilità degli stessi, dato che l’interazione tra differenti fertilizzati può generare composti insolubili (precipitati) oltre a provocare stress idrico e una deficienza di nutrienti. Tra le interazioni più comuni di incompatibilità troviamo:
- Classici fertilizzanti con fosfato. Quando vengono dissolti nello stesso serbatoio si libera il calcio e i solfati per poi successivamente combinarsi formando il famoso gesso, di bassa solubilità.
- Fertilizzanti fosfati con magnesiaci. Il magnesio può formare precipitati di fosfato di magnesio.
- Fertilizzanti calcici con fosfato: Provoca precipitati di fosfato di calcio.
- Solfato di ammonio con cloruro o nitrato di potassio.
- Micronutrienti non chelati con fertilizzanti fosfati in certi mezzi acidi. Tra i più comuni troviamo i fosfati di ferro e zinco. I micronutrienti possono anche reagire con i sali dell’acqua di irrigazione, formando composti poco solubili. Per questo, è raccomandabile applicarli in maniera chelata se esistono problemi di cattiva qualità dell’acqua.
- Il calcio è sempre stato più difficile da assorbire, dato che la pianta non è capace di mobilitare, causando così problemi e deficienze. Si tratta di un composto compatibile con pochi fertilizzanti. Per questo, in molte occasioni è molto comune aggiungere degli elementi chelati o citochinine per facilitare l’assorbimento.
È possibile osservare tutte le incompatibilità in questa tavola dettagliata:

D’altro lato, è bene tenere in considerazione che in caso si utilizzino fertilizzanti bio, come micorrize e tricodermi, non è consigliabile usare fertilizzanti minerali, poiché questi potrebbero uccidere a questi microrganismi. Allo stesso tempo, non dobbiamo mai mischiare due fertilizzanti direttamente senza diluire, perché provocano precipitati.
Raccomandazioni per utilizzare i fertilizzanti
Prima di iniziare ad utilizzare i fertilizzanti, dobbiamo tenere in considerazione le seguenti cose:
- Controllare l’etichetta dei componenti: che ci indicherà le caratteristiche con quei prodotti fitosanitari che non possono essere mischiati, la dose corrispondente o il periodo di applicazione.
- Applicare le misure di sicurezza opportune.
- Assicurare un buon stato degli strumenti che si utilizzeranno.
- Seguire l’ordine di miscela indicata dal fabbricante.
Se seguiamo tutte queste raccomandazioni e si sa che fertilizzanti non è possibile mischiare tra loro, si eviteranno possibili problemi al momento di apportare i nutrienti alla coltivazione. Per questo, è importante fare affidamento alle indicazioni che offre ogni prodotto.